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Interviste - Commissariato Italiano Esposizione Universale di Shanghai 2010

Umberto Vattani
Umberto Vattani

"Unità e diversità, le straordinarie risorse delle nostre città"
Intervista con Umberto Vattani, Presidente dell’Istituto Nazionale per il Commercio Estero.

L’Esposizione cinese si preannuncia come la più straordinaria mai realizzata sull’urbanizzazione, e lancia al mondo, Italia compresa, una sfida cruciale: quale modello di città si può immaginare in un prossimo futuro?

"Una città ‘ideale’, un luogo dove il lavoro, la vita privata e la cultura si fondono armonicamente. Una città ‘tipo’ che l'Italia, più di altri, è in grado di proporre con forza, perchè è proprio il nostro Paese e il nostro passato il punto da cui cominciare a guardare per trovare ispirazione.
Il concetto stesso di città, per noi, nasce con Roma antica. E oggi quell'humus, quel sedimento di convivenza civile, si ritrova in moltissime nostre cittadine. Città ideali studiate fin dal principio per l'uomo. Città che non smettono mai di sorprendere, mescolando da sempre con equilibrio economia, capolavori architettonici, benessere, gusto, rispetto ambientale. La sfida dell'Expo è certamente impegnativa e determinante per il nostro futuro".

Il Padiglione italiano è, in qualche modo, già un risposta... L'idea della nostra città ideale...

"Esattamente. Il Padiglione dell'Architetto Imbrighi assomiglia proprio a una città come ce la immaginiamo. Una nostra città. Una città del sottosuolo, della terra, dell’acqua e del cielo.
Tutti elementi che oggi ci caratterizzano. Non c'è una cittadina italiana che non sia attraversata dall'acqua o che non abbia sviluppato, sfruttando sottosuolo, terra e cielo, un sistema integrato di comunicazioni e connessioni.
Tutti questi elementi ci danno la possibilità di migliorare in continuazione i servizi per i cittadini: e-government, e-learning, e-commerce, sono solo alcuni dei risultati straordinari che stiamo ottenendo. L'Expo è l'occasione per condividere queste idee e questi progetti anche con i nostri amici cinesi. E  far capire loro che quello cui mirano - una città più armonica - è la nostra città."


Il Commissario italiano, Beniamino Quintieri, ha invitato le aziende italiane a non perdere una occasione così importante

"E noi siamo assolutamente pronti a raccogliere questo invito, al quale dobbiamo presentarci al meglio, coscienti del fatto che l'Expo di Shanghai sarà un momento cruciale.
Credo che in nessun luogo al mondo oggi più che in Cina ci si stia ponendo il problema della necessità di progettare una città armonica. Noi siamo in grado di fornire le risposte giuste".


In che modo?

"Siena, Firenze, Venezia sono modelli di vita, di integrazione, di unicità che noi italiani abbiamo saputo conservare per anni, cosa che non è riuscito a fare nessun altro al mondo. Abbiamo sfruttato al meglio unità e diversità, le straordinarie risorse strategiche delle nostre città".
 

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