Interviste - Commissariato Italiano Esposizione Universale di Shanghai 2010

“Lavoreremo per mettere in scena il meglio della nostra cultura”
Intervista con Davide Rampello, Presidente Triennale di Milano.
Sarà la Triennale di Milano, oggi vero e proprio punto di riferimento in Italia per l’architettura, le arti decorative e visive, il design, la moda, a realizzare in collaborazione con il Commissariato italiano il concept, l'idea – il biglietto da visita - e l'allestimento del Padiglione italiano dell'Expo di Shanghai 2010.
Il presidente Davide Rampello non ha dubbi: “Lavoreremo per mettere in scena il meglio della nostra cultura”.
Presidente, il tema dell'Expo è 'Better City Better Life', un'occasione straordinaria per riflettere sul futuro delle nostre città e sulla qualità della vita. Cosa vuol dire nel contesto dell'Esposizione di Shanghai 'mettere in scena il meglio della nostra cultura'?
"Vuol dire richiamare a sé le radici uniche che la cultura italiana ha sedimentato nel tempo proprio sul tema della vivibilità delle città e della qualità della vita dei propri cittadini.Dal Medioevo al Rinascimento il nostro Paese è stato un esempio per tutto il mondo occidentale, perchè ha saputo concepire nel tempo una città ideale, vivibile, appunto, sintesi dei grandi maestri che abbiamo avuto la fortuna di veder nascere proprio in Italia, matematici, architetti, filosofi...
Una cultura politecnica che ci ha permesso di “decorare” al meglio le nostre città, ma anche le nostre campagne, il paesaggio attorno.
E questa cultura è ben presente ancora oggi, nelle attività d'impresa, in quelle commerciali, in quelle artistiche, che assieme sposano al meglio i valori della sostenibilità, del rispetto dell'ambiente, della qualità della vita. L'importante sarà trovare una giusta sintesi, il giusto biglietto da visita per far emergere tutto il nostro patrimonio di conoscenza e cultura".
È per questo che si pensa ad un comitato di esperti che sappia “mettere in scena” al meglio tutte le nostre potenzialità?
"Certamente sì. All'interno del Padiglione dovrà prevalere quella “cultura del progetto”, quella sintesi, quella “partecipazione collettiva” che il nostro Paese da sempre ha insegnato. Quell'idea per cui un mobile, così come una città non nasce da solo, ma dall'apporto di tutta una “filiera progettuale”, che lavora assieme. Una filiera che oggi non può prescindere dai valori di sostenibilità, rispetto ambientale, qualità della vita. Better City, Better Life, appunto".